Salta al contenuto
Betty Friedan
Betty Friedan, giornalista, saggista, co-fondatrice e prima presidente del NOW, National Organization for Women. Leader spirituale della cosiddetta seconda ondata del movimento femminista negli anni ‘60- ’70.
Friedan si laurea in Psicologia allo Smith College ma, come la maggior parte delle donne dell’epoca, la laurea non è il primo passo di una carriera ma solo l’ultimo della formazione scolastica e della vita fuori di casa. Un questionario inviato a tutte le laureate del suo anno sulla vita post-laurea – da cui emerge un comune senso di insoddisfazione – sarà l’ispirazione per un ampio lavoro di indagine psico-sociologica che vedrà la luce negli Usa nel 1963: The Feminine Mystique. Il saggio deflagra come una bomba nella società statunitense della ripresa post-bellica – e ormai già società dei consumi – totalmente polarizzata sui ruoli tradizionali dell’uomo al lavoro e della donna in casa. In quegli anni, in alcuni Stati americani una donna non poteva neanche aprire un conto corrente senza la firma del marito.
Friedan svela i motivi dietro la frustrazione, il senso di vuoto e di perdita di identità che le donne raccontano nei questionari e nelle interviste; dietro la depressione e le nevrosi diagnosticate dai medici, derivanti dalla falsa convinzione di dover trovare piena realizzazione di sé unicamente nel ruolo di mogli e madri. Tramite il suo libro, milioni di donne riacquistano la loro voce. Il re è nudo, non si torna più indietro.
Quarant’anni dopo il diritto di voto alle donne statunitensi del 1920, Betty Friedan ha ispirato il secondo movimento femminista, rivendicando per prima il diritto delle donne a realizzarsi al di fuori della casa e della famiglia, a poter lavorare e contribuire alla società – in tutti i suoi aspetti – quanto gli uomini.
“Perché le donne dovrebbero accettare la prospettiva di una vita a metà, invece di un ruolo nel destino dell’intera umanità?” (da The Feminine Mystique)
Immagine: Schelesinger Library
Gaia2021-02-04T09:43:02+00:00