Un film di Tony Saccucci
LA PRIMA DONNA
1928. La storia dimenticata, e riportata alla luce, di Emma Carelli, diva assoluta della Lirica, prima donna manager italiana.
Esaltata dal suo talento. Osannata dal pubblico. Estromessa e annientata da una società che non poteva accettare – all’epoca – che una donna fosse prima.
un film di TONY SACCUCCI
con LICIA MAGLIETTA
narrato da: Licia Maglietta e Tommaso Ragno
una produzione: Istituto Luce Cinecittà
in collaborazione con: Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione di Valore D, American Express
Sinossi
La vicenda dimenticata, ritrovata e clamorosa di Emma Carelli: diva assoluta del teatro d’opera, osannata in tutto il mondo nei primi del ’900, e una delle prime donne manager italiane, direttrice del Teatro Costanzi (l’odierno Teatro dell’Opera di Roma) dal 1912 fino al 1926. Soprano acclamata in Italia, in Europa, fino in Sudamerica, riuscì a trionfare anche come impresaria in un ambiente dominato esclusivamente da uomini portando nel suo teatro, per la prima volta in Italia, Picasso, i Balletti russi, i Futuristi. Popolarissima e insieme innovatrice, carattere indomito, libera, emancipata, sin da giovane manifestò un’indole tale da farle tenere testa a colleghi più maturi, ai concorrenti degli altri Teatri, addirittura all’autorità massima e temuta del maestro Arturo Toscanini. E al capo del nuovo regime, Benito Mussolini.
Molto, tanto, troppo, per una donna in quegli anni. Arrivata allo zenit della considerazione pubblica, Emma Carelli inizia durante il fascismo a subire contraccolpi dalla sfera privata e da quella politica. Nel 1926 il Governo la estromette improvvisamente dalla direzione del suo teatro, perché – recita un resoconto redatto dalla polizia segreta fascista – “come donna ha sviluppato un carattere indipendente che le fa assumere atteggiamenti di superiorità verso chicchessia”.
Nell’Italia che si avvia verso il regime autoritario Carelli vede la fine del suo teatro. Del suo matrimonio. Della sua parte di protagonista nel mondo dello spettacolo.
Muore in maniera cruenta nel 1928, l’anno che registra il maggior numero di donne suicide nella storia d’Italia.
La sua storia, di disparità e violenza di genere, nascosta negli archivi per decenni, torna alla luce con questo film.
IL CAST
soggetto Tony Saccucci
da un’idea di Carlo Fuortes
sceneggiatura Edoardo Carboni, Lorenzo Corsini e Tony Saccucci
dialoghi di Emma Carelli di Licia Maglietta
montaggio Chiara Ronchini
musiche Alessandro Gwis e Riccardo Manzi
fotografia Filippo Genovese
effetti visivi e animazioni grafiche Luigi Cammuca
illustrazioni Gianluigi Toccafondo
costumi Agata Cannizzaro
presa diretta Stefano Civitenga, Gianluca Scarlata
sound designer Marco Furlani
fonico di mix Fabio Chiossi
regia Tony Saccucci