Costituzionalista, giurista e accademica italiana Marta Cartabia è Ministra della Giustizia. Nel 2011 è giudice costituzionale su nomina del Presidente Giorgio Napolitano, terza donna dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle e tra le più giovani. Nel 2014 è stata nominata vicepresidente della Corte Costituzionale, la prima donna, ruolo che ha mantenuto fino al 2019, quando all’unanimità (14 voti più una scheda bianca, la sua) viene eletta Presidente, diventando la quinta carica dello Stato. Ci sono voluti 63 anni e 41 presidenti prima di vedere una donna alla presidenza. Allo scadere del suo mandato da giudice costituzionale diventa Presidente emerita e resta l’unica donna ad aver avuto la presidenza.
In un’intervista ha detto: “Le donne nella magistratura sono la maggioranza ma non lo sono nelle giurisdizioni superiori e ai vertici delle stesse. Sento la responsabilità dell’incarico ma avverto anche l’onore di essere qui e di essere motivo di ispirazione per altre, sperando alla prossima elezione di poter commentare, come ha fatto la neo premier finlandese: ‘l’età e il sesso non contano’”
Nata a San Giorgio su Legnano nel 1963 Marta Maria Carla Cartabia si forma all’Università di Milano, allieva di Valerio Onida, futuro presidente della Corte Costituzionale. Vanta una carriera accademica dal profilo internazionale. Dal 14 settembre 2020, terminato l’incarico alla Corte Costituzionale, è docente ordinaria di Diritto Costituzionale e di Giustizia Costituzionale presso l’Università “Bocconi” di Milano.
La sua bibliografia conta più di 230 pubblicazioni in diverse lingue. Nel 2009 ha cofondato la prima rivista italiana di diritto pubblico in lingua inglese, l’Italian Journal of Public Law. Le sue linee principali di ricerca riguardano il diritto costituzionale italiano ed europeo, la giustizia costituzionale, la protezione dei diritti fondamentali e il rapporto tra Stato e confessioni religiose. Per questo suo alto profilo fu scelta come giudice da Giorgio Napolitano e durante il mandato è stata relatrice di importanti sentenze su questioni delicate come quelle sui vaccini o sull’Ilva.
Tra i numerosi suoi incarichi istituzionali, ricordiamo che dal 2003 al 2006 è stata membro aggiunto dell’European Commission’s Network of Independent Experts on Fundamental Rights, dal 2008 al 2010 è stata Esperta senior of FRALEX – Fundamental Rights Agency Network of Legal Experts, Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali a Vienna e dal 2017 è membro sostituto per l’Italia della Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto (Commissione di Venezia).
Immagine di Max Allegritti – Photographer, CC BY-SA 4.0.